I tozzetti laziali sono dei biscotti secchi, molto simili ai Cantucci ma nell’impasto non prevedono mandorle, bensì, una particolare varietà di prelibate nocciole, coltivate nella Tuscia e definite “tonda gentile romana”. Il concetto di tozzetto è inoltre un po’ meno severo di quello strettamente codificato del cantuccio classico, e si presta quindi più di frequentemente a molte varianti. È facile trovare in pasticceria o nei forni locali del Lazio: tozzetti al pistacchio, tozzetti alla mandorla o tozzetti al cioccolato, oppure, alle mandorle e nocciole.
Anche dal punto di vista della consistenza finale l’idea di tozzetto è più elastica, più versatile e si riferisce a preparazioni che possono risultare più morbide rispetto ai cantucci e che sono un po’ meno rigidamente legate all’inzuppo nel vino.
Per questo motivo i tozzetti laziali sono adatti in tutti i momenti della giornata: al mattino con una bella tazza di latte caldo, insieme ad una tazzina di caffè o come accompagnamento ad una tazza di tè fumante.
I tozzetti laziali in passato erano per lo più preparati per il periodo natalizio ma oggi si possono trovare facilmente tutto l’anno. Tra l’altro come per tutti i tipi di biscotti secchi, i tozzetti laziali hanno il vantaggio di avere una durata maggiore rispetto ad altri tipi di dolci. Se opportunamente conservati in contenitori di latta mantengono intatta la loro fragranza e il loro gusto per parecchie settimane.
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Quando e come si consumano i tozzetti laziali
Tozzetti o cantucci si sposano bene soprattutto col Vinsanto, con il Marsala, col Passito di Pantelleria.
In tutta la Tuscia, sin dagli anni 50’ – gli anni della loro nascita – non mancano mai sulle tavole di rinfreschi e nelle feste dove spesso sono accompagnati con il buon vino locale.
Impastati e realizzati in casa venivano cotti nei forni del paese per essere offerti poi, nelle ricorrenze religiose o durante occasioni liete, come per esempio: battesimi, cresime e matrimoni. I tozzetti laziali erano proprio i dolci dei matrimoni. Bomboniere da donare agli invitati avvolti in tovagliolini di lino ricamati dalle spose o dalle loro mamme.
Infatti, da quando a Viterbo negli anni 50 si iniziò a coltivare ed incrementare la produzione della nocciola dei Monti Cimini – un prodotto rinomato, per la forma tondeggiante e l’aroma delicato – nota già fin dall’antichità dai Romani, non si può fare a meno di gustare queste nocciole accuratamente tostante, nell’impasto dei fragranti tozzetti.
Tipi di tozzetti
I tozzetti laziali a Cerveteri, acquistano una colorazione rosata per l’aggiunta dell’Alchermes, il liquore fiorentino preparato dall’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella, secondo l’antica ricetta del 1743, di Fra’ Cosimo Bucelli. A Marino, piccolo paese dei Castelli Romani, si arricchiscono con la frutta candita e vengono gustati con il profumato Cannellino fresco di grotta. Mentre, i tozzetti di Viterbo hanno forma romboidale o trapezioidale e possono essere arricchite con un misto di nocciole, mandorle, uvetta possa e pezzetti di cioccolato fondente.
Riconosciuti come un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT), marchio di tutela istituito dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali i tozzetti laziali sono biscotti dagli ingredienti semplici e genuini, perfetti per essere regalati a parenti e amici, specie nelle festività natalizie.
Ingredienti
500 grammi di farina 0’
3 uova medie
300 grammi di zucchero semolato
100 ml di olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di lievito per dolci
Scorza grattugiata di un limone
300 grammi di nocciole tostate
Preparazione dei tozzetti laziali
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