I lampascioni in agrodolce sono un contorno tipico del Salento. Un piatto povero e semplice ma ricco di gusto. L’Agrodolce infatti, esalta in modo perfetto il retrogusto amaro dei lampascioni che diverranno i compagni ideali di pietanze a base di carne o di pesce ma anche di formaggi freschi e stagionati.
Cosa sono i lampascioni?
Sono amati ed apprezzati soprattutto in Puglia ma anche in Basilicata e Calabria, dove sono conosciuti con nomi svariati: cipolline, cipollette, “cipollizze” o “cipuddrizzi” e “cipullette”.
Detto anche cipollotto per la sua somiglianza con la cipolla, questo bulbo selvatico tipico del periodo primaverile che varia dai 4-6 cm di diametro, costituisce la parte interrata e commestibile della “Leopoldia Comosa”, pianta erbacea propria delle zone meridionali e caratterizzata da fiori violacei.
Di forma rotonda e colorito rossastro, cresce spontaneamente nelle campagne incolte con un tempo di maturazione di circa 4-5 anni ed è solitamente colto tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
Questo bulbo somiglia ad una cipolla ma è parente diretta dell’aglio dal quale differisce però sia per forma che per sapore.
Crescendo spontaneamente – tempi addietro – i lampascioni venivano ricercati nelle campagne dai contadini che scandagliavano il terreno con le loro zappe.
In Calabria vengono utilizzati per fare ricette rustiche e semplici di chiara origine contadina come: le cipollette con patate in padella, i lampascioni con le uova strapazzate o la frittata di lampascioni mentre in Puglia sono molto apprezzati cotti e conditi come si trattasse di un’insalata.
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Proprietà e benefici dei lampascioni
Fin dai secoli più antichi è noto che i lampascioni abbiano proprietà diuretiche ed emollienti: la medicina popolare li ha considerati da sempre un valido antibiotico naturale e sono stati a lungo utilizzato anche nella cosmesi. Ricchi di potassio, fosforo, calcio, ferro, manganese, rame e magnesio nonché da sempre considerati un potente afrodisiaco.
I lampascioni in agrodolce si realizzano senza grandi difficoltà, l’unica accortezza da seguire è quella di lasciare i bulbi a bagno nell’acqua fredda per circa 8 ore, cambiando più volte l’acqua. Questo passaggio vi aiuterà a mitigarne il sapore amarognolo.
E se ve ne dovessero avanzare una volta gustate, conservateli in frigorifero per alcuni giorni.
Ingredienti per 4 persone
400 grammi di lampascioni
40 ml di aceto di vino bianco
3 cucchiai di zucchero semolato
Un cucchiaio di olio
Un pizzico di sale
Preparazione dei lampascioni in agrodolce