Il vera piadina romagnola: come si prepara l’impasto e la storia delle sue origini


L’antenata della piadina venne importata a Roma dopo la sua conquista da parte degli etruschi e sino al 1200 a.C., era una pietanza senza lievito cotta su pietre arroventate e consumata sia dai ricchi che dai poveri come sostituta del pane e quindi per accompagnare altre pietanze. Ma la piadina degli antichi romani doveva essere mangiata subito, perché altrettanto subito diventava dura come una pietra. Giovanni Pascoli fa risalire la piadina alla mensa latina e ne trovò tracce addirittura nell’Eneide, definendola “pane rude di Roma“.

La piadina oggigiorno si cuoce su una lastra di pietra chiamata “Testo”. Il suo nome deriverebbe dal latino: “testa”, cioè “coccio”. Qualcuno sostiene che il termine piadina provenga da “platus”, cioè “piatto”.

La piadina poi godette di grande successo sulle tavole del Medioevo, poiché a differenza del pane non subiva alcuna tassazione. Successivamente, la piadina romagnola subì un periodo di declino e rimase essenzialmente il cibo della povera gente, dei contadini.

Oggi la piadina è tornata in auge, soprattutto in Romagna, dove viene accompagnata e farcita con prosciutto crudo o cotto, salumi, formaggi, crescione e tanto altro. Ma mentre nella bassa Romagna l’impasto della piadina è sottilissimo, nella zona di Forlì in giù è piuttosto spesso.

Ingredienti: mezzo cucchiaino di zucchero –  sale – un cucchiaino di bicarbonato – 100 grammi di strutto – 500 grammi di farina


Preparazione della vera piadina romagnola

Mettete la farina sul tagliere e formate la classica fontanella e aggiungetevi il burro ammorbidito ma non caldo, lo zucchero, il sale e il bicarbonato. Impastate il tutto con un po’ di acqua fino ad avere un composto morbido ed elastico. Poi formate con la l’impasto delle pagnotte della grandezza di un pugno e stendetele con un mattarello, fino ad avere delle sfoglie di pasta dello spessore di 4 mm.

In ultimo due consigli: per avere un impasto più friabile potete aggiungervi del latte. Si consiglia inoltre di lasciar riposare l’impasto coperto per mezza giornata prima di stendere la piadina romagnola.

piadina


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