Oggi parliamo del pinzimonio.
La parola pinzimonio deriverebbe dal verbo “pinzare” (pungere o essere piccante) e indica l’uso di mangiare delle verdure crude intinte in olio d’oliva e sale, con l’aggiunta di pepe e aceto.
Quello del pinzimonio è un uso molto antico, già diffuso nei banchetti rinascimentali. A quel tempo la verdura, che arricchiva i vassoi di portata per scopi puramente decorativi, iniziò ad essere consumata intinta nei sughi delle carni che aveva decorato. Quell’abitudine, poi, cambiò e si iniziò a sostituire i sughi con l’olio d’oliva, perché le verdure fresche divennero una vera pietanza ed erano perfette per ristabilire l’equilibrio di sapori tra una portata e l’altra.
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Il cazzimperio
Filippo Pananti, epigrammista fiorentino dell’Ottocento, scrive: “Mi vo subito a mettere a telonio, pieno di fuoco e un bellissimo estro, perché ho mangiato molto pinzimonio“.
Ma il pinzimonio era conosciuto anche dagli antichi romani con il nome di “cazzimperio”, che stava a indicare le connotazioni afrodisiache dello stesso. Significherebbe, infatti, “mestolo” o “intingere nel matrimonio”.
Com’è fatto il pinzimonio
Praticamente è una salsa a crudo fatta con olio d’oliva, sale e pepe e facoltativamente aceto, in cui si possono intingere ortaggi crudi quali: sedano, carote, carciofi, finocchi, ravanelli, cipolline ecc., molto amata dai toscani. Le verdure per preparare il pinzimonio devono essere tagliate in maniera regolare in modo da creare anche un’armonia visiva. A seconda della stagionalità, potrete preparare un pinzimonio diverso per ogni mese dell’anno, usando le verdure che più si prestano ad essere consumate crude.
Gli ingredienti e la prepazione del pinzimonio
Un cucchiaino di senape – un cucchiaino di lievito di birra – mezzo limone – 5 cucchiai di olio extravergine di oliva – sale – pepe in grani.
Passiamo alla preparazione.
Spremete il limone e filtratene il succo. Sbattete in una ciotola la senape, il lievito di birra, il succo di limone, l’olio extravergine di oliva, il sale e il pepe in grani, fino a che saranno perfettamente amalgamati e consumate subito il pinzimonio oppure conservatelo in un contenitore a chiusura ermetica per qualche giorno.