Il rosito è il fungo più diffuso nell’altopiano silano. È un fungo nobile, anche se non ha raggiunto la fama e la popolarità del porcino. Viene chiamato in vari modi, da “rosito” a “sanguinello”, da “rossella” a “fungo del sangue”. Cresce in fine estate/inizio autunno ai margini delle radure di latifoglie e aghifoglie. È facile da trovare sotto sotto pini a due aghi, il pinus pinea e il pino daleppo, con una particolare predilezione per il sottobosco di ginepro.
Il rosito, tecnicamente Lactarius deliciosus, appartiene alla famiglia delle russulacee. E spesso durante la sua raccolta viene confuso con funghi appartenenti alla sua stessa famiglia, che hanno stessa morfologia e colore, ma sono a sua differenza tossici e, quindi, non commestibili.
Il suo cappello è di colore rosso, ma può tendere anche all’arancione chiaro o al rosso–vinaccio, spesso macchiato di verde con striature concentriche che al cento sono più scure. Di consistenza carnosa. Ha un cappello si può definire a “ombrello”. Convesso, poi piano e depresso a forma di imbuto e può raggiungere un diametro di 16-18 centimetri.
Le lamelle del rosito possono essere anch’esse tendenti all’arancio o al vinaccio, fitte e, se toccate con le mani oppure se il fungo è vecchio, possono assumere colorito verdognolo, come accade anche per le stesse carni del rosito. Il gambo è quasi sempre vuoto, di consistenza duro e di colore tendente al rosso con venature rosate. La sua “carne” è soda, anch’essa tendente al rosato–biancastro, rugosa e ha un odore fruttato. Il gambo del rosito ha una caratteristica particolare: quando viene tagliato o rotto la carne diventa color arancione e dalla sua carne fuoriesce lattice, non molto abbondante, di color vinaccio e amarognolo, che a contatto con l’aria diventa di colore verde.
Ha un sapore particolare, tendente all’acre, con un retrogusto pepato. Fruttato. È molto apprezzato anche dai ristoratori della Sila, che lo cucinano sulla brace con pancetta o comunque a fuoco vivace per non perdere gran parte del sapore.
Il timballo al forno con patate e funghi rositi
Il timballo al forno con patate e funghi rositi è un piatto prettamente calabrese, infatti per prepararlo avrete bisogno di funghi rositi freschi, patate silane e caciocavallo silano, insieme a mollica di pane raffermo, parmigiano grattugiato, aglio, olio extravergine di oliva, prezzemolo, origano, sale e pepe. Ma vediamo nel dettaglio come preparare il timballo al forno con patate e funghi rositi:
Ingredienti per 4 persone: 1 kg di rositi – 50 grammi di parmigiano grattugiato – 1 kg di patate silane – una fetta di caciocavallo silano – mollica di pane raffermo – olio extravergine di oliva – 2 spicchi di aglio – origano – prezzemolo – sale – pepe.
La ricetta del timballo al forno con patate e funghi rositi
Pulite e fate sbollentare i rositi in acqua salata per 2 o 3 minuti, aggiungendo uno spicchio di aglio. Quando i rositi saranno pronti scolateli e tagliateli a pezzi. Sbollentate poi le patate silane, sbucciate e affettate a rondelle (né troppo grosse né troppo fini).
Successivamente mettete in una teglia capiente le patate silane a fette e i funghi rositi, aggiungendo lo spicchio di aglio tritato, il prezzemolo anch’esso trito, una manciata abbondante di parmigiano grattugiato, mollica di pane e infine condite il tutto con un pizzico di sale, un pizzico di pepe, origano e olio extravergine di oliva quanto basta. Infornate il timballo con patate e funghi rositi a 160°C per 20 minuti circa.
Pasta con i funghi rositi calabresi
Ingredienti: 400 grammi di spaghetti – 6 cucchiai di olio extravergine di oliva – 10 funghi rositi della Sila – 6 pomodorini pachino – mezza cipolla – prezzemolo – sale.
Preparazione degli spaghetti con i funghi rositi calabresi
Prendete una pentola e mettetevi l’olio extravergine di oliva, facendovi soffriggere la cipolla trita. Ora pulite e sbollentate per pochi minuti i funghi rositi, affettandoli in modo sottile. Nel frattempo, spellate i pomodorini pachino e privateli dei semi. Mettete i funghi rositi e i pomodorini pachino nella pentola insieme all’olio e la cipolla tritata. Salate e unitevi del prezzemolo tritato fino.
Cuocete la pasta al dente. Scolatela e versatela nella pentola con il condimento con i funghi rositi. Amalgamate il tutto nella pentola. Inpiattate gli spaghetti con i funghi rositi della Sila e serviteli in tavola caldi e fumanti.
Funghi rositi sott’olio alla calabrese
Ingredienti: 1 kg di funghi – 300 ml di aceto – foglie di lauro – olio extravergine di oliva – sale – uno spicchio di aglio – un litro di acqua.
Preparazione dei funghi rositi sott’olio alla calabrese
Raccogliete dei rositi piccoli e freschi. Pulite bene i rositi seguendo le istruzioni date in – come pulire, conservare e cucinare i funghi – asciugateli e metteteli su di un canovaccio ad asciugare, per perdere l’acqua in eccesso. Prendete una pentola capiente e ponetevi l’aceto e l’acqua, con l’aggiunta dell’aglio, quindi portate ad ebollizione e unitevi i rositi cuocendo per 10 minuti.
Scolate i funghi rositi e metteteli su uno straccio da cucina. Intanto, procuratevi dei vasi di vetro sterilizzati e riempiteli con i funghi rositi caldi. Subito dopo, aggiungete al loro interno, il sale, uno spicchio di aglio e le foglie di lauro ricoprendo l’intero barattolo con olio extravergine di oliva caldo ad una temperatura superiore ai 60 °C.
Infine, richiudete i vasetti di vetro e metteteli a testa in giù caperti da un canovaccio fino a quando saranno raffreddati. Poneteli in un luogo fresco e umido. Consumate i funghi porcini da un minimo di tre mesi dalla loro preparazione.
Rositi trifolati al pomodoro alla calabrese
Eccovi un’antica ricetta calabrese i funghi rositi trifolati al pomodoro per prepararli vi basteranno oltre ai funghi rositi freschi pochi altri semplici Ingredienti: Funghi rositi 1kg – Olio extravergine di oliva – aglio – prezzemolo – passata di pomodoro – sale.
Preparazione dei funghi rositi trifolati al pomodoro alla calabrese
Pulite i fughi rositi seguendo i nostri consigli su – come pulire, conservare e cucinare i funghi – lavateli e tagliateli a pezzi di media dimensione. Sbollentate i funghi rositi e poi soffriggeteli per 2 o 3 minuti. Aggiungete ai funghi rositi dell’olio extravergine di oliva, del prezzemolo e dell’aglio tritati grossolanamente e della passata di pomodoro. In ultimo fate asciugare il fondo di cottura, rigirando il tutto con un mestolo di legno per poi salare.
Funghi rositi con i peperoni in padella alla calabrese
Ingredienti per 4 persone: 1 Kg di funghi rositi – 500 grammi di peperoni – olio di semi – sale.
Preparazione dei funghi rositi con i peperoni in padella alla calabrese
Lavate i fughi rositi e fateli a pezzi abbastanza grossolani con l’aiuto di un coltello. Sbollentate i fughi rositi (per fare in modo che perdano il loro amaro). Subito dopo strizzate i funghi rositi con le mani e friggeteli in padella in olio di semi, unitamente ai peperoni, precedentemente lavati, privati del picciolo e dei semi e tagliati in quattro parti. In ultimo, salate i peperoni con i funghi rositi in padella e rigirateli per bene in padella con l’aiuto di un mestolo di legno, fino a cottura ultimata.