La marmellata di more è la marmellata estiva per eccellenza, insieme alla marmellata di ciliegie – di cui esiste anche una variante: la marmellata di ciliegie e cioccolato.
La marmellata ha origini antichissime. Si sa che già ai tempi degli antichi romani vi era l’usanza di cuocere lentamente le mele cotogne con il miele per poterle conservare, oppure, immergere la frutta intera nel vino passito, vino cotto, nel mosto o miele.
Anche nel Medioevo le famiglie agiate o comunque nobili – in grado di permettersi lo zucchero, che ai quei tempi era molto costoso – consumavano già confetture e marmellate di vario genere. Nella Francia del XVI secolo fu scritto anche il “Trattato delle confetture” di Michel de Notre-Dame:
“Onde appagare il volere e l’affezione di molte amabili persone, puranche di sesso femminino […] non resta che fare l’acquisto del suddetto opuscolo, il quale insegna a conservare ogni sorta di frutta”.
Nostradamus medico e astrologo della regina Caterina de’ Medici, nel 1555 divulgò in forma scritta il “segreto” della trasformazione e conservazione delle sostanze periture, fino ad allora gelosamente conservato e tramandato per via orale fra pochi iniziati. Dalla sua penna scaturirono ricette per frutti canditi o marmellate “asciutte” (come lui le chiamava). Le sue tecniche per conservare con lo zucchero la frutta, senza seccarla com’era in voga all’epoca, suscitarono grande interesse.
Successivamente con la diffusione e un più grande impiego dello zucchero, dal termine “confiture” (confettura) derivò il la parola “confettare”, ossia preparazione destinata alla conservazione di un genere alimentare. Mentre in Portogallo le conserve di frutta vennero chiamate marmellate da “marmelada”, derivato da “marmelo” (cotogna, mela dolce). Utilizzando così il termine marmellata per conserve a base di agrumi e confettura per tutte quelle a base di altri frutti.
Si dice che, la marmellata di arance sarebbe stata inventata per Caterina d’Aragona, la quale avendo sposato il re d’Inghilterra Enrico VIII non poteva più assaporare i frutti della sua nazione natia.
Ma dopo aver visto com’è nata la marmellata, ecco la ricetta delle marmellata di more:
Ingredienti della marmellata di more: un limone – 200 grammi di zucchero – 3 chili di more
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Preparazione della marmellata di more
Pulite le more e lavatele bene sotto acqua corrente. Prendete una casseruola d’acciaio e mettetevi le more, il succo di limone e lo zucchero, facendo cuocere a fuoco basso per circa un’ora e rimestando la marmellata con un cucchiaio di legno. Schiumate se serve.
Quando la marmellata avrà raggiunto la giusta consistenza, togliete la casseruola dal fuoco e mettete la marmellata in vasetti di vetro. Chiudete i vasetti e metteteli in un pentolone ricoperto di acqua, portando ad ebollizione il tutto e lasciando sobbollire per 20 minuti. Una volta terminata questa operazione lasciate raffreddare i vasetti in acqua, asciugateli e metteteli in un luogo buio.