La ciambella romagnola di Pasqua contrariamente alle altre ciambelle classiche non ha il tradizionale buco al centro ed è di forma quasi allungata, come un filoncino di pane, con una crosticina dorata all’esterno decorata da granella di zucchero.Un dolce semplice e rustico da gustare insieme con un buon bicchiere di vino.
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La tradizione delle azdore
Era la settimana di Pasqua, quando le massaie romagnole – le “azdore” – iniziavano a preparare l’impasto della ciambella che poi stendevano sulle teglie per portarlo così a cuocere nel forno del paese, (poiché avere un forno in casa a quei tempi era cosa rara)!
Era proprio durante queste grandi infornate comuni al forno cittadino che tra le massaie del paese si svolgeva una vera e propria gara a chi preparava più ciambelle romagnole – ciò avrebbe garantito alla fortunata famiglia una Pasqua ricca e di benessere – oltre che a colei che avrebbe preparato la ciambella più bella alla vista.
Le sposine giovani o alle prime armi in cucina, erano addirittura aiutate per preparare l’impasto e per ognuna di loro era sempre disponibile il classico lievito, e l’aiuto del fornaio per la buona riuscita del dolce.
La storia della ciambella romagnola di Pasqua
Come molte altre preparazioni dalla storia antica, anche la ciambella romagnola è realizzata in diverse versioni, e ogni famiglia custodisce gelosamente la sua ricetta ma una cosa rimane comune a tutte: gli ingredienti base di chiara derivazione povera e contadina, ossia, le uova, la farina, lo zucchero, il latte, il burro e/o lo strutto.
La mattina di Pasqua la ciambella romagnola veniva mangiata da tradizione insieme alle uova sode benedette, il salame appena stagionato e un bicchiere di Albana dolce. Con la tavola apparecchiata in modo sobrio ma elegante alla stesso tempo e bambini che si divertivano a decorare con i colori le uova sode!
Ricco di storia e di profumi, questo dolce ha sempre regalato ai romagnoli momenti di grande gioia e aggregazione nei giorni di festa, riuscendo a tirar fuori un grande spirito di fratellanza e unione.
Alcuni consigli utili per gustare la ciambella romagnola di Pasqua
Come conservare la ciambella romagnola di Pasqua
Per conservare la ciambella vi basterà semplicemente coprirla con della carta forno o un canovaccio di cotone, in un luogo fresco e asciutto. Si manterrà per parecchi giorni!
Ma vediamo come preparare nel dettaglio la ciambella romagnola di Pasqua, chiamata nel diletto locale anche “brazadela”.
Ingredienti per due ciambelle
500 grammi di farina 0
1 bustina di lievito per dolci
30 grammi di burro
30 grammi di strutto
200 grammi di zucchero semolato
3 uova
Scorza di un limone grattugiato
Latte tiepido per impastare la ciambella q.b.
Zuccherini per decorare