Oggi cipolla rossa di Tropea in agrodolce.
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Le origini
Pare che la cipolla rossa di Tropea sia stata introdotta in Calabria dai Fenici nella zona del vibonese. “Diffondendosi poi nel tratto di costa tra i mari “lametino” e “viboneto” che va da Amantea a Capo Vaticano” (Strabone lib.6 e Aristotile lib.7 De Repubblica). La cipolla rossa di Tropea che nel periodo borbonico divenne molto apprezzata, tanto da raggiungere anche il mercato europeo, non conobbe mai una battuta d’arresto, tanto da essere considerata ancora oggi l’oro rosso di Calabria.
La cipolla rossa di Tropea amata per la sua croccantezza, il suo colore rosso vivo e la sua dolcezza, la rendono la protagonista indiscussa di molte ricette, specie nella cucina calabrese, che la adopera per preparare una miriade di pietanze: dall’insalata di pomodoro, tonno e cipolle alla calabrese, alla classica frittata di cipolle, fino a farla al forno con pangrattato.
Le proprietà della cipolla rossa di Tropea
La cipolla rossa di Tropea inoltre, è considerata afrodisiaca, diuretica e altamente digeribile. Favorisce poi la secrezione biliare, regola il tasso di colesterolo nel sangue, previene l’insorgere del diabete, ritardando anche l’invecchiamento della pelle.
Visti i tanti benefici della cipolla rossa di Tropea quindi, non potevamo non proporvi una ricetta molto versatile, come quella delle cipolle rosse di Tropea in agrodolce. Una conserva straordinaria da avere nella propria dispensa per tutto l’inverno, che si presta ad essere un gustoso contorno a carne o pesce, oppure un antipasto, perfetto se servito su delle fette di pane bruscato.
Preparazione delle cipolle di Tropea in agrodolce
Ingredienti
3 kg di cipolle di tropea piccole
4 bicchieri di olio
400 grammi di zucchero
Un litro di aceto bianco
Sale