I peperoni secchi fritti o vajanelli jarli, come si chiamano in Calabria, si friggono in padella con dell’olio e secondo la preparazione che trovate di seguito, dopo averli fatti seccare al sol leone dei mesi estivi. I peperoni per essere essiccati correttamente vengono infilzati dal picciolo con un ago in cui viene infilato uno spago, così da ottenere una vera e propria collana di peperoni, la così detta “suria i vajanelli”, dai colori sgargianti, di un rosso accesso, che nei tempi addietro adornavano i muri delle case e le finestre dei poveri contadini.
I peperoni da seccare vengono esposti al forte sole dei mesi estivi e ritirati in casa la sera, per fare in modo che non assorbano umidità. Una volta pronti i peperoni secchi o vajanelli jarli, chiamati anche verso Catanzaro zafarana, o pipi oppure ancora pipi crusci si conservano per lungo tempo e possono essere utilizzati sbriciolati per condire uova fritte o addirittura pasta, alla maniera contadina di un tempo, oppure per preparare le patate rosse alla “Sant’angiulisi”. Un piatto antichissimo – preparato dalla mia bisnonna – a base di patate, lauro e scaglie di peperoni secchi.
Ingredienti: peperoni secchi – olio d’oliva – sale
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Preparazione dei peperoni secchi fritti o vajanelli jarli
Dopo aver fatto seccare al sole i peperoni, puliteli con un canovaccio asciutto e fateli a metà con le mani – preferibilmente nel senso della lunghezza – eliminate parte dei semi presenti al loro interno ed il picciolo.
Ora, mettete dell’olio di oliva in una padella, fatelo scaldare e fatevi friggere i peperoni aiutandovi con una forchetta e stando molto attenti a non romperli – poiché una volta secchi i peperoni sono particolarmente fragili – per circa tre secondi per lato (per non rischiare di farli bruciare).
I peperoni secchi fritti una volta pronti aumenteranno di volume. A questo punto metteteli in piatto fondo, salateli, mescolateli con una forchetta e lasciateli raffreddare – così diventeranno croccanti e friabili.